6X2 non fa 12

Equivoci e simpatia ☼☼☼


Karin Michaelis, ill. di Maria Hjuler - Ed. Salani Gl'Istrici (1988) - pag.178

Danimarca, molto probabilmente all'epoca della prima Grande Guerra.
Siamo a Copenaghen, nella zona di Nyhavn, il Porto Nuovo; un quartiere povero, umile e sporco, ma ricco di vita.
Qui, al primo piano di un piccolo edificio, vivono i Gormsen, una famigliola vivace e molto unita.
La signora Gormsen, ormai vedova, gestisce il negozio di articoli per marinai al pianterreno, aiutata dai quattro figli.
Fylgia, la maggiore, è una dolce ragazza sempre indaffarata e intenta a badare ai fratelli; Anton, un tipo tranquillo, non brilla a scuola ma si rivela assai intelligente e portato per i giochi enigmistici; Lotte è l'anima dei Gormsen, sveglia, intraprendente e perennemente ottimista, tanto da esser soprannominata Megliocosì; Smut è il piccolo di casa, iperattivo e coraggioso passa da una marachella a una risata con estrema facilità.
Un giorno Anton scopre di aver vinto il primo premio a un gioco di enigmistica: una cena trasportabile di 6 portate per 2 persone.
La notizia entusiasma tutti quanti, in particolare le piccola Lotte che coinvolge i fratelli nell'organizzazione di una gran cena con i vicini e gli amici più cari. Se 6 x 2 fa 12, e le portate saranno sicuramente abbondanti e raffinate, tali saranno i partecipanti all'evento!
E così, mentre la madre si allontana per qualche giorno per assistere l'anziana matrigna, i giovani Gormsen si danno un gran da fare con i preparativi; puliscono e liberano il negozio, allestiscono tavoli improvvisati per mangiare e ballarci attorno, raccolgono sedie e bicchieri mancanti e distribuiscono gli inviti a vicini ed amici.
Ma arrivato il gran momento, un'amara sorpresa attende Lotte e i suoi fratelli.
Già, perché 6 portate per 2 persone... non fa 12!
Tra improvvisazione e sgomento e con l'aiuto di amici sinceri, la cena avrà comunque luogo.
Come?
Non vi resta che leggere per scoprirlo!

Lessi 6 X 2 non fa 12 in terza elementare, e me ne innamorai.
La storia narrata dalla Michaelis  avvince fin dalle prime righe in cui ne descrive l'ambientazione; l'odore salmastro del porto, i rumori della strada, un paesaggio povero ma a suo modo orgoglioso avvolge il lettore con immediatezza.
E a seguire, le voci dei personaggi.
I Gormsen in primo piano, con i loro caratteri definiti e schietti, protagonisti vivi di una vicenda drammatica e divertente assieme.
Altrettanto vividi sono i partecipanti alla cena; dalla ambiziosa e apprensiva Signora Sol-do e suo figlio, il timido e fragile Caruso, alle simpatiche signorine del Lotto, dalla presuntuosa compagna di scuola di Lotte, Gloria, al semplice e poverissimo stracciaiolo, dal galante e raffinato Capitano Lundborg dell'Anne-Marie, al gioviale radiotelegrafista amico di Smut.
E infine la vecchia signora Pind dell'ultimo piano, sempre in perenne ed ansiosa attesa del figlio Pallas, partito per la guerra anni prima.
Le vite e i problemi dei personaggi si intrecciano e risuonano uno nell'altro, creando nodi e garbugli che solo grazie alle folli iniziative dei fratelli Gormsen troveranno, miracolosamente, inaspettate  e perfette soluzioni.
Un romanzo che parla di povertà, la più profonda, con toni ironici, leggeri e divertiti, seppur sempre rispettosi. Una povertà economica e di mezzi che si scontra, e ne viene appannata, con la ricchezza interiore di persone uniche e vere che vivono giorno per giorno apprezzando quel che hanno e trasformandolo in un vero tesoro.

Assolutamente da leggere!

Target: +9

Un assaggio: " [...] No, Lottina, siamo liberi cittadini e viviamo in un paese libero. E finché il Vecchio lassù non decide di mandarmi altri reumatismi oltre a quelli che ho già, puoi anche morderti l'alluce, ma io continuo a fare il mio mestiere. [...]"


Buone letture!

Commenti