Miti di Primavera

Buon Venerdì di Racconti!

Primavera è arrivata da qualche giorno e a breve, in molti, si festeggerà la Pasqua.
In onore a questa splendida fase di passaggio ho deciso di proporvi un racconto assai conosciuto.
Per me, forse, IL racconto che meglio rappresenta questo periodo.

Un mito che ricordo di aver conosciuto e amato fin da piccola; letto, ascoltato, osservato... fino a farlo diventare parte di me.

O Il ratto di Proserpina.
O ancora, Demetra e Persefone.



E quale la mia sorpresa, i giorni scorsi, nel verificare che tra tutti i miei libri, di questa storia non ne esiste una copia! Nessun albo illustrato, nessuna fiaba nelle mie raccolte, niente.

Tranne che in un vecchissimo libro scolastico di Mamma.






Ma in questo volume il testo è molto più rigido di come lo ricordo, molto didattico.
Allora ho cercato in rete fino a trovare una versione adatta e breve del racconto e una serie di belle immagini tratte dall'arte più antica ad oggi.

Dal sito Filastrocche.it

DEMETRA E PERSEFONE


Sulla cima dell’Olimpo, insieme agli altri dei, vivevano la dea Demetra e la sua amatissima figlia, di nome Persefone.
Un giorno, mentre raccoglieva dei fiori, Persefone fu rapita da Ade, dio degli Inferi, da tempo innamorato di lei.

Ratto di Proserpina - Gian Lorenzo Bernini

Quando si fu resa conto che Persefone era scomparsa, Demetra, per nove giorni corse per tutto il mondo alla ricerca della figlia sino alle più lontane regioni della terra. Ma per quanto cercasse, non riusciva né a trovarla, né ad avere notizie di lei.

La nascita delle stagioni - Octavia Monaco

All'alba del decimo giorno, finalmente, fu Elios, il dio del sole, a rivelare a Demetra che a rapire la figlia era stato Ade.
Inutile descrivere la rabbia e l’angoscia di Demetra, tradita dagli dei, suoi simili!
“Mi vendicherò!”, disse, “la Terra non darà più frutti agli uomini, così la razza umana si estinguerà per la carestia e gli dei non potranno più ricevere i sacrifici degli uomini che tanto li riempivano di orgoglio!” e, così dicendo, abbandonò l’Olimpo.
Disperata, si mise quindi a vagare per il mondo, sorda ai lamenti degli dei e degli uomini, che che già cominciavano a soffrire per la carestia.

Evelyn De Morgan

Il dolore per la scomparsa della figlia, invece che placarsi diveniva sempre più forte e a nulla valevano le suppliche dei mortali che nel frattempo venivano decimati dalla carestia.
Alla fine Zeus, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, inviò Ermes, il messaggero degli dei, negli Inferi, da Ade, per ordinargli di rendere Persefone alla madre. Ade, inaspettatamente, non si ribellò alla decisione di Zeus ma, anzi, esortò Persefone a fare ritorno dalla madre.

Frederic Leighton

Nello stesso istante in cui Demetra rivide la figlia, la terrà ritornò fertile ed il mondo riprese a godere dei suoi doni.
Ma la benevolenza di Ade nascondeva un inganno: prima di lasciare che tornasse dalla madre, Ade aveva dato da mangiare a Persefone il seme di melograno nel regno dei morti, compiendo in questo modo il prodigio che le avrebbe impedito di rimanere per sempre nel regno della luce. Persefone era, dunque, costretta a far ritorno, ogni anno, per un lungo periodo, nel regno degli Inferi.

Marina Molinari

Margaret Evans Price 

Fu così allora che Demetra decise che nei sei mesi che Persefone fosse stata nel regno dei morti, nel mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata, dando origine all'autunno e all'inverno, mentre nei restanti sei mesi la terra sarebbe rifiorita, dando origine alla primavera e all'estate.

La rinascita delle stagioni - Octavia Monaco

Buona Pasqua e
Buone Letture!

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